Io sono un uomo libero. Io sono una forza del passato. Genus fictus natura et historia. Animale terreno consapevole.

sabato 11 giugno 2011

Chi non si riproduce non ha futuro sulla Terra, non ha alcun motivo per occuparsi del futuro della vita sulla Terra ed è sempre contro la vita






Il senso della vita è la vita.

Lo scopo della vita è la vita.

Ogni essere vivente è guidato da un istinto di sopravvivenza che guida tutta la sua vita, portandolo a costruire la sua vita su due attività:

1) sopravvivere come individuo

2) accoppiarsi con un individuo dell’altro sesso della sua specie per riprodursi ed occuparsi dei cuccioli generati per garantire la permanenza del suo corredo genetico tramite la riproduzione.

Dare un senso alla vita vuol dire innanzi tutto occuparsi della propria vita, cioè fare tutto ciò che è necessario per sopravvivere come individuo, per poi accoppiarsi con un individuo dell’altro sesso, riprodursi ed occuparsi dei cuccioli generati per portare avanti il proprio corredo genetico.

Tutte le vite di tutti gli esseri viventi e tutte le attività terrene di tutti gli esseri viventi sono fondate su questa duplice motivazione, di sopravvivenza e di riproduzione, che è poi a ben vedere una: vivere e portare avanti la vita.

Ne consegue che solo chi si riproduce, assicurandosi la permanenza del proprio corredo genetico sulla Terra e garantendosi in tal modo un futuro sulla Terra. orienta la suavita non solo sulla sua mera sopravvivenza come individuo, ma anche sulla riproduzione e sull’interesse verso la vita dei cuccioli generati.

Per questo egli è realmente interessato agli altri e al futuro della vita sulla Terra, si occupa concretamente del futuro della vita sulla Terra e svolge attività finalizzate a garantire il futuro della vita sulla Terra.

Chi non si riproduce, invece, finisce necessriamente ed inevitabilmente per concentrare tutta la sua vita, tutto il suo tempo e tutta la sua energia sulla sua mera sopravvivenza individuale, senza alcun interesse per la vita degli altri e per il futuro della vita sulla Terra, che non lo riguarda perchè sulla Terra, alla sua morte, non ci sarà più nulla di lui.

Individui egoisti ed egocentrici, interessati solo ai propri bisogni e alle proprie necessità, che inseguono e perseguono spesso senza alcuno scrupolo e senza alcun interesse per le consguenze sulla vita degli altri e sul futuro stesso della vita.

Tutto questo fa di loro i consumatori perfetti, i componenti perfetti della società della produzione e del consumo, che ha. c0me essi, il denaro ed il profitto, la soddisfazione dei bisogni egoistici e non la vita.

Questo spiega, per esempio, i Gay Pride, cioè quella cultura di esaltazione dell’omosessualità, del frocio e della lesbica, perchè il frocio e la lesbica, in quanto individui che non si riproducono, quindi interessati solo a se stessi come individui, alla loro vita ed alla soddisfazione dei propri bisogni immediati sono rappresentanti perfetti della società della produzione e del consumo.

Si innesca in questo modo un pericoloso circolo vizioso:

1) la società della produzione e del consumo ha il consumo, la soddisfazione immediata dei bisogni, il denaro come valoro

2) la società della produzione e del consumo produce ed esalta individui che hanno una concezione della vita di quel tipo

3) la diffusione di individui di quel tipo porta avanti la società della produzione e del consumo, che non ha la vita come valore, e finirà per distruggere la vita.

L’unica soluzione possibile, per spezzare questo circolo vizioso che porterà alla distruzione della vita sulla Terra consiste innanzitutto nel riportare la vita ad essere l’unico valore fondante della società umana e poi nell’ esaltare e diffondere i modi di vivere che mettono la vita come valore: l’eterosessualità, il maschio e la femmina che si accoppiano, si riproducono, generano figli e si occupano dei figli generati.

In una parola la FAMIGLIA.

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